
Pinsa Carignano Gricia
- 7,50Standard
- 7,50
- €
Pecorino Romano, Pepe e Mozzarella
Pinsa Carignano Estiva
- 7,50Standard
- 7,50
- €
Rucola Fresca, Pomodori Pachino
Pinsa Carignano Mortadella
- 8,50Standard
- 8,50
- €
Mortadella, Pistacchio, Stracciatella
Pinsa Carignano dolce Bosco
- 7,50Standard
- 7,50
- €
Ricotta, Frutti di Bosco
Perché si chiama Pinsa?
Sapevi che Pinsa viene dal latino “Pinsere” che in italiano significa allungare – stendere?
Ma cos’è esattamente la Pinsa, in cosa è diversa rispetto alla pizza e perché piace a tutti?
La pinsa è un alimento molto simile alla pizza ma di dimensioni più piccole e possiede una forma ovale. Il suo impasto è ben diverso da quello della classica pizza, in quanto contiene al suo interno una miscela di farine composta da: farina di frumento, farina di riso e farina di soia, insomma farine dette in gergo “deboli” ma capaci di fornire una struttura particolare ma soprattutto un impasto soffice, bolloso e molto più digeribile della classica pizza. Inoltre, a differenza della pizza tradizionale, l’impasto matura per oltre 60 ore!
La pinsa, originaria della regione del Lazio, nasce come focaccia salata, piatto già noto e apprezzato fin dai tempi dell’antica Roma. Viene utilizzata sia per accompagnare i taglieri di salumi e formaggi, sia come un vero e proprio pasto unico, condita come la pizza.
Molto apprezzata perché a causa dell’impasto e dei tempi di lievitazione risulta molto digeribile.
Sapevi che Pinsa viene dal latino “Pinsere” che in italiano significa allungare – stendere?
Le caratteristiche principali della Pinsa
La pinsa è considerata una vera e propria antenata della classica pizza ed è conosciuta e consumata sin dall’antichità. Inizialmente nota solo nel territorio romano e nei suoi dintorni ma recentemente conosciuta e apprezzata in tutto il mondo soprattutto per via della sua versatilità e per via delle sue eccellenti e innumerevoli caratteristiche:
- La Forma ovale
- La Friabilità (croccante nei bordi e morbida all’interno)
- La Digeribilità (grazie a diverse tecniche di lievitazione-maturazione)
- L’unico ed originale Mix di farine utilizzato: farina di frumento, farina di riso, farina di soia e pasta madre
La Fragranza (dovuta alle ore di maturazione e dall’utilizzo della pasta madre).
Le nostre Pinse
La pinsa è a metà tra una pizza romana e una focaccia, e pertanto potrà essere condita sia in modo salato che dolce.
Quanto alla forma, c’è chi la preferisce ovale, chi la fa tonda, chi addirittura azzarda un quadrato.
Il sapore resterà intatto cotta in forno o sulla pietra con condimento a crudo o a caldo, questo lo decidete voi.
Noi Proponiamo la nostra versione di Pinsa prodotte in maniera diversa dall’originale romana
Pinsa Cacio e pepe
Cacio e pepe va preparata con pecorino romano, pepe e mozzarella ben strizzata che verrà aggiunta negli ultimi 2-3 minuti di cottura.
Pinsa Rucola e pachino
Fresca ed estiva, al termine della cottura in bianco si aggiunge rucola fresca, pomodori pachino tagliati in quarti, un filo d’olio extra vergine d’oliva e scaglie di parmigiano reggiano.
Pinsa Mortadella, pistacchio e stracciatella
Si cuoce in bianco, una volta cotta si aggiungono la mortadella, pistacchio e stracciatella per cuocere tutto ancora per 2 minuti.
Dolce Bosco
Quanti modi esistono per condire una pinsa? Esiste solo quella salata? Possiamo sbizzarrirci e “farla strana”, dolce, agrodolce, con ingredienti diversi. Il suo impasto salato non vieta accostamenti coraggiosi, in grado di far risaltare sapori solo all’apparenza in contrasto.
Partiamo dalla base: la pinsa bianca ci permette di creare ricette in grado di accostare ingredienti dolci, la frutta di stagione e le più svariate creme.
Noi vi proponiamo di assaggiare la nostra Pinsa dolce Bosco cotta in bianco al forno e condita con ricottina e frutti di bosco a freddo.